sabato 24 ottobre 2009

PIERO MARRAZZO, DIMETTITI !

Apprendiamo , con dispiacere, la notizia secondo la quale il Presidente della Regione Lazio , Piero Marrazzo, risulterebbe coinvolto in un giro di prostitute transessuali .
In attesa che si faccia piena luce sulle vicende riportate dalla stampa, che sembrano peraltro suffragate, almeno in parte, da dichiarazioni rese dallo stesso presidente ai magistrati, riteniamo che sia più che opportuno e auspicabile un passo indietro da parte di Piero Marrazzo che dovrebbe, pertanto, dimettersi al più presto.
Un personaggio politico che , a causa dei suoi comportamenti privati, si trovi in una posizione di ricattabilità o, comunque, veda compromessa la sua immagine pubblica, non può rimanere al proprio posto un minuto di più.
Probabilmente non sarà della stessa idea l'on. Berlusconi che, presumibilmente, nelle prossime ore prenderà
le difese del malcapitato , nonostante l'opposta appartenenza politica.
D'altra parte, trovandosi " sulla stessa barca ", non può che proclamare, ancora una volta, una netta separazione tra vita privata e vita pubblica, come se in privato si possa consumare qualsiasi " porcata " senza che ciò inteferisca con la carica pubblica ricoperta.
La moralizzazione della vita pubblica passa anche attraverso gesti esemplari ed è per questo che insistiamo:
Piero Marrazzo, dimettiti !

Pino Frisina

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la chiarezza e l'onesatà intellettuale di questo vostro bellissimo e ricchissimo blog. Continuate. Oppido col vostro blog potrà crescere moltissimo culturalmente, socialmente e civilmente.
Le mie sincere congratulazioni ai promotori e ai bravissimi redattori.

Anonimo ha detto...

concordo pienamento con Pino.
totò frisina

Prof. Alviero Asprea ha detto...

Eg. avv. Giuseppe Ettore Frisina,
ritengo che ella abbia provveduto a cancellare il mio commento di ieri solo per la modestia della quale ella è dotato.
Le faccio i miei più sentiti complimenti per l'onestà intellettuale dimostrata nel suo odierno post.
Continui ad essere come ella è e non sia tollerante nei confronti degli altri redattori del blog ( la donna non la considero poichè come tutte le donne, è mia opinione che debba dedicarsi esclusivamente al focolare domestico),che si lasciano trasportare esclusivamente dal loro orgoglio e dalla loro saccenza.
PROF. ALVIERO ASPREA
MELIUS EST SOLI QUI MALAE ACCOMPAGNATAE

Un Promotore ha detto...

Mi colpisce, del prof. Alviero Asprea, la particolare considerazione che ha del genere femminile.
Quanto all'invito alla intolleranza nei confronti degli altri redattori del blog, vorrei precisare che Oppido Nostra è uno spazio libero dove ciascun promotore, in piena autonomia e indipendenza, manifesta le proprie opinioni senza censure e limitazioni di sorta, assumendosi la piena responsabilità di ciò che scrive.

Giuseppe Ettore Frisina

Placido De Pace ha detto...

Caro Pino Frisina,
ma non hai letto il mio commento di ieri?!?
Colui che si firma con il nome del Professore Alviero Asprea altri non è che un "copione" ...
NON E' IL VERO ASPREA!!!
Ti invito a rileggere il mio commento di ieri ed a non pubblicare più gli interventi di costui che deve avere qualche seria patologia mentale se si crede di essere chi non è .
IL VERO PROFESSORE ASPREA NON SCRIVE SU NESSUN BLOG... NON VUOLE!!!

ma non facciamo ridere i polli ha detto...

Ahahah...
è singolare il fatto che un anonimo ( placido de pace) dica che altro anonimo (prof alviero asprea) sia un falso anonimo.
Ma cosa sta succedendo?
Qualcuno ha rubato l'anonimato?
ahahah

Un Promotore ha detto...

A Placido De Pace rispondo dicendo che a me interessa poco sapere se ad intervenire nel blog sia il Prof. Asprea o altri . Per quanto mi riguarda sono tutti degli anonimi ed io mi limito a rispondere ai loro interventi, quando ne ravviso l'opportunità.
D'altra parte anche Placido De Pace è un perfetto anonimo, anche se si proclama portavoce dell'anonimo Prof. Alviero Asprea.
A chi credere ?
Meglio limitarsi alla lettura degli interventi concentrandosi sul loro contenuto e non sull'autore, così da non perdersi in ragionamenti " cervellotici "
che finiscono col sottrarci energie
e tempo da dedicare a cose più produttive.
Pino Frisina

P.S. : Forse sarebbe opportuno che si parlasse del caso Marrazzo

Anonimo ha detto...

Marrazzo si è autosospeso, Credo sia un atto responasbile.
antonio frisina

Un Promotore ha detto...

Prendiamo atto del " passo indietro " compiuto da Piero Marrazzo che ha abbandonato, con l'autosospensione, la carica di Presidente della Regione Lazio.
E' un gesto, quello di Marrazzo, che deve fare riflettere tutti gli italiani e che dovrebbe essere compiuto anche dall'on. Silvio Berlusconi, che si trova in una posizione analoga e che, tuttavia, continua a rimanere al suo posto.

Nino Greco ha detto...

Questo mio commento è fuori tema, avrei voluto pubblicarlo ieri come riflessione al tread sulla Costituzione, ma visto che è superato, perdonatemi, lo pubblico ora.

C'è un'affinità tra il periodo storico dei primi anni '20 e questo che stiamo vivendo?
All'apparenza sembra improponibile un paragone ma riflettendoci bene qualche analogia affiora eccome.



La prima guerra mondiale aveva lasciato l'Italia nella morsa di una grave crisi politica e sociale: scontento per i risultati della conferenza della pace che deludevano le speranze di estensioni territoriali e coloniali, l’ aggravamento delle condizioni economiche e la disoccupazione soprattutto sulle classi popolari e l’inquietudine della grande borghesia industriale e agraria di fronte alle agitazioni sociali, agli scioperi, all’occupazione delle fabbriche e delle terre.
Ampi settori della società italiana finirono per rivolgersi a Mussolini, specialmente settori della borghesia che più avvertivano la minaccia costituita dalle forti lotte operaie in atto tra il 1919 e il 1921.
Il fondatore dei “fasci italiani di combattimento” non si proponeva di dar vita ad un partito, ma di creare un semplice movimento.
Esso si inserì facilmente nella instabile e difficile situazione dell’Italia, avvalendosi di tutti i motivi che generavano disorientamento nel paese. Inizialmente il peso del nuovo movimento fu scarso. Tuttavia il movimento si andò rafforzando dopo la marcia su Fiume voluta da D’Annunzio in segno di protesta contro la firma del trattato di pace e prese un impulso decisivo dopo il fallimento dell’occupazione delle fabbriche (settembre 1920), che segnò l’inizio della parabola discendente del socialismo. Così a partire dalla fine del 1920 il fascismo andò sviluppandosi impetuosamente anche nelle campagne. operò la sua trasformazione in partito, caratterizzandosi come difensore dell’ordine e dandosi una più precisa fisionomia ideologica. Il nuovo partito si pose l’obiettivo della conquista dello Stato, favorito dalla crisi sempre più profonda delle istituzioni liberali, dal succedersi di governi deboli e impotenti, dalla divisione delle sinistre I fascisti accentuarono le azioni di rappresaglia e presero la decisione di marciare sulla capitale. La “marcia su Roma” ebbe luogo il 28 ottobre.
I parte-segue

Nino Greco ha detto...

Il presidente del Consiglio Luigi Facta sollecitò il re Vittorio Emanuele III a dichiarare lo stato d'assedio e a sciogliere con la forza la manifestazione, ma il monarca rifiutò e nominò Mussolini presidente del Consiglio, incaricandolo della formazione di un nuovo governo.

Dal punto di vista delle forme giuridiche entro le quali si organizzò il regime fascista sono da distinguere due periodi: prima e dopo il gennaio del 1925. Nella prima fase non ci fu un’aperta rottura rivoluzionaria con il passato; il primo ministero Mussolini fu infatti il ministero di coalizione, in cui accanto ai ministri fascisti ci furono i ministri liberali e popolari. Già nel 1922 il fascismo prese ad agire avendo di mira l’instaurazione di un regime totalitario.
Nel paese continuarono le violenze contro gli oppositori; nel gennaio del 1923 le camice nere furono trasformate in Milizia volontaria per la sicurezza nazionale , e il parlamento concesse pieni poteri a Mussolini che se ne servì per preparare la legge elettorale maggioritaria del 1923. L’organizzazione dello Stato fascista avvenne nel 1925-26 e fu completata nei due anni seguenti Con le leggi eccezionali del 1925-26 (dette “leggi fascistissime”) fu realizzato lo stato totalitario: furono sciolti tutti i partiti, partiti e le organizzazioni sindacali a eccezione naturalmente di quello fascista, vennero sciolte le opposizioni e limitata la libertà di stampa e di riunione espulsi dalla Camera i deputati antifascisti, vietato lo sciopero, messi al bando i sindacati, introdotta la pena di morte e istituito il Tribunale speciale per la difesa dello stato, incaricato di reprimere ogni forma di dissenso la legge del 24 dicembre del 1925, fu introdotta la figura del capo del governo distinta dal ministero. I poteri legislativi ed esecutivi passarono di fatto a Mussolini , capo del governo e capo
del fascismo.

La crisi sociale ed economica, che di fatto stiamo vivendo, è paragonabile a quella dei primissimi anni 20?
L’attacco indiscriminato agli organi di garanzia della Stato Italiano richiamano le azioni mussoliniane delgli anni 1925-26?
Il re aveva sottovalutato le insidie del movimento fascista?
Oppure , Sciaboletta, cercava l’uomo forte per rimanere in sella al potere con la nomina di Mussolini a presidente del consiglio?
La borghesia liberale di allora si identifica nelle lobby industriali e finanziarie attuali?
La crisi della sinistra di allora e paragonabile alla crisi attuale?

Nino Greco

Anonimo ha detto...

Ho provato a votare per ben tre volte sul caso Marrazzo e il sistema me lo ha consentito. Basta spegnere e riaccendere il computer. Possono provare tutti se vogliono.
Di conseguenza questi sondaggi che fate non sono affatto attendibili e possono essere manipolati a piacimento.

Un Promotore ha detto...

Caro anonimo delle 12.46
Noi ci rimettiamo al buon senso dei lettori- votanti.
Grazie, comunque dell'avviso

Un Promotore ha detto...

Chi ha definito questo blog
" un letamaio " dovrebbe come minimo spiegare i motivi di tale sua affermazione, così da aiutarci a fare meglio.

Un linguaggio così spropositato ( a parte lo scudo dell'anonimato )non fa certamente onore a chi lo usa.

Anonimo ha detto...
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Un grato cittadino di Oppido ha detto...

Ho letto il manifesto del dr. Antonio Frisina candidato alle primarie del PD. E' un manifesto molto onesto, come è onesta la persona e il bewnefico blog sul quale egli fa il promotore.
Auguri vivissimi.

Anonimo ha detto...
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