lunedì 31 agosto 2009

IN COSA HA SBAGLIATO L'ARCOBALENO ?

Chi scrive è stato fin dall'inizio un sostenitore del Movimento Arcobaleno, anche se non ufficialmente iscritto.

Ed ha continuato a sostenere quel Movimento anche in occasione delle ultime elezioni amministrative, nonostante qualche delusione accumulata nel corso del quinquennio a guida Arcobaleno.

Le aspettative, in verità, erano piuttosto elevate, dopo anni di oscurantismo e di malgoverno : ci si aspettava una sorta di " rivoluzione " , di cambiamento radicale dei metodi di gestione della cosa pubblica.

I risultati conseguiti , seppure apprezzabili, non sono valsi , però , a mantenere il consenso degli elettori oppidesi che hanno riconsegnato il paese alla lista guidata dal dr. Bruno Barillaro , decretando una sonora sconfitta della Lista Arcobaleno , superata anche dalla Lista guidata dal dr. Domenico Giannetta, vera " novità " della recente tornata elettorale.

Di fronte a un tracollo elettorale di tali dimensioni ci si sarebbe aspettato un " mea culpa " da parte della dirigenza del movimento, che avrebbe dovuto chiedersi con umiltà : " IN COSA ABBIAMO SBAGLIATO ? ".

Non mi risulta che ciò sia stato fatto fino in fondo e poichè sono fermamente convinto che dare una risposta seria , onesta e convincente a tale domanda sia il presupposto necessario di qualsiasi tentativo di rifondazione, invito i lettori del nostro blog ad intervenire sul punto, possibilmente con nome e cognome.

Pubblicheremo solo gli interventi attinenti all'argomento.

Per quanto mi riguarda, la mia opinione è che abbia avuto un peso determinante nella sconfitta elettorale lo scarso livello comunicativo tra Aministrazione e cittadini, che ha generato incomprensioni e disinformazione.

Pino Frisina

domenica 30 agosto 2009

OPPIDO NOSTRA E ARCOBALENO

Mi preme precisare , a scanso di equivoci, che il costituendo Movimento " Oppido Nostra " non si pone assolutamente in concorrenza o in alternativa rispetto al Movimento " Arcobaleno ", ma semmai in un rapporto di complementarietà con lo stesso.

La mia idea è che molti oppidesi, pur condividendone alcuni principi, non si riconoscono più o mai si sono riconosciuti interamente nel Movimento " Arcobaleno ".

" Oppido Nostra " intende rivolgersi proprio a tutti quegli oppidesi che , pur avendo a cuore le sorti del paese e pur riconoscendosi nei valori della eguaglianza, della solidarietà, della giustizia sociale e della libertà, ritengono di dover " voltare pagina ".

Per quanto mi riguarda, la sopravvivenza del Movimento " Arcobaleno " è un fatto sicuramente positivo e auspicabile, poichè sarebbe veramente un peccato disperdere quella esperienza, quasi come " gettare il bambino insieme all'acqua sporca ".

Oppido Nostra vuole soltanto colmare un vuoto che indubbiamente si è creato all'indomani delle passate elezioni amministrative, aggregando tutte quelle risorse umane che riterranno questo nuovo Movimento più consono alle loro esigenze di partecipazione alla vita pubblica oppidese.

Evitiamo, quindi, ogni polemica distruttiva e marciamo tutti insieme per la salvezza della nostra Oppido.

Pino Frisina

sabato 29 agosto 2009

Comunicazione di servizio

Leggendo l'ultimo commento al thread precedente ci siamo chiesti , non riuscendo però ad individuarne i motivi, perchè l'autrice abbia voluto mantenere l'anonimato insieme alla maggior parte degli altri commentatori , i quali hanno espresso in modo assolutamente dignitoso le loro idee.
E' indiscusso che l'anonimato in rete tende a proteggere la libertà d'espressione e la privacy ma è anche un ottimo strumento per coloro che ne vogliono approfittare .
Noi , pertanto, rispettando le idee altrui, continueremo a pubblicare anche i commenti anonimi , previa moderazione naturalmente, ma rinnoviamo l'invito già fatto nel post di mercoledì 17 giugno 2009

Raccolta adesioni al Movimento "Oppido Nostra"
Cari concittadini,ho appena pubblicato una bozza del documento di presentazione del Movimento " Oppido Nostra ". Invito tutti coloro che intendono dare un contributo alla nascita di questo Movimento ad intervenire con le proprie idee e suggerimenti , naturalmente firmandosi con nome e cognome.
Pubblicato da Un Promotore a 1.04
Gruppo redattori

domenica 23 agosto 2009

Parliamo di aborto?




Ieri ho ricevuto a firma Paola il seguente interessante commento

Finalmente una bella idea, parlare al femminile per farci capire da tutti. E' utile porre problemi specifici e su questi aprire un dibattito.In questi ultimi tempi è riaffiorato il tema dell'aborto, ne ha fatto cenno maldestro La piazza mamertina, quando parlando dell'aborto lo ha definito roba da macelleria. Siamo tornati al tempo delle crociate”.

Non ho pubblicato immediatamente il commento di Paola poichè, per l’importanza dell’argomento , ritengo doverosa una sua trattazione esclusiva.

Premetto di non conoscere come La piazza mamertina si sia espressa in proposito ,ma rispettando senza riserve l’opinione altrui lascio a Paola ogni giudizio , pur convinta che quando il feto è ancora vivo è veramente" roba da macelleria " procedere dopo la pratica abortiva alla sua uccisione.
E, credimi Paola ,i medici che praticano l’aborto hanno raccontato e raccontano storie strazianti di feti, completamente formati, ancora vivi ,ma necessariamente da eliminare fuori dall’utero materno!

Personalmente ritengo che l’aborto sia sempre un evento negativo.

La mia formazione cristiana mi impedisce di considerarlo diversamente: ricorrendo ad esso la donna rifiuta il “grande ruolo” di partecipare alla creazione e compie un omicidio.

La stessa formazione mi impedisce però anche di giudicare le donne che ricorrono ad esso.

Sono, infatti, fermamente convinta che la scelta di sottoporsi ad esso è sempre difficile e che è comunque accompagnata da una profonda sofferenza anche nella donna più cinica poiché costituisce un atto contro natura difficile da dimenticare: l’uccisione da parte della madre del proprio figlio .
Sono altresì convinta che le scelte accompagnate da sofferenza non possono
subire il giudizio umano, ed è ipocrita per qualsiasi donna ergersi a giudice di fronte ad esse!

Considerato che l'aborto venne praticato fin dalla notte dei tempi con metodi pericolosi, la sua regolamentazione legislativa , anche se rivelatasi sostanzialmente ipocrita, ha trovato giustificazione nella necessità di tutelare la salute della donna e per sottrarla a gente di pochi scrupoli che la aiutavano ad abortire esclusivamente per fini di lucro.
Al fine di impedire la morte di un bimbo indesiderato , sarebbe però auspicabile una assistenza sociale pubblica più seria finalizzata ad accompagnare la donna fino al parto e alla successiva adozione del bambino da parte delle oggi per fortuna numerose famiglie pronte ad accoglierlo in adozione.
Questa è la mia personale opinione che mi riporta alla mente la dedica apposta da Oriana Fallaci al proprio libro " Lettera a un bambino mai nato"
A chi non teme il dubbio
a chi si chiede i perché
senza stancarsi e a costo
di soffrire di morire
A chi si pone il dilemma
di dare la vita o negarla
questo libro è dedicato
da una donna
per tutte le donne"
Carmela Frisina-Gruppo redattori

sabato 22 agosto 2009

La Voce della donna nella società oppidese


Da voce indipendente del costituendo movimento Oppido Nostra mi rivolgo principalmente alle donne oppidesi chiedendo loro di partecipare attraverso questo blog ad una democratica discussione sul nostro ruolo nella società locale evitando però i luoghi comuni, la retorica e gli ormai logori discorsi sull’emancipazione femminile e sul femminismo.
Vorrei attraverso i commenti anche anonimi (l’anonimato ,devo ammetterlo, favorisce nel nostro ambiente la libertà di espressione anche se quella vera si conquistata quando ci si esprime apertamente sapendo di pagare, ahimè, le conseguenze! ) addentrarmi nel reale mondo femminile oppidese convinta dell’esistenza di grosse risorse umane.
Non sono poche infatti le famiglie nelle quali la donna si è rimboccata le maniche per risolvere i problemi della quotidianità , né pochi i casi nei quali ha influito sulle decisioni anche di rilievo pubblico; non poche sono le donne lavoratrici e le professioniste che svolgono la loro attività con serietà e competenza distinguendosi nel loro ambiente di lavoro, nonostante i pregiudizi che accompagnano perennemente ed ovunque l’attività femminile.
Vorrei attraverso questo blog capire i motivi che impediscono l’aggregazione tra donne diretta allo sviluppo e alla rinascita del paese rivolgendomi a tutte le donne siano esse casalinghe o lavoratrici e pregando il lettore medio di non pensare che io stia incominciando a preparare una lista di donne per le prossime elezioni, anche perché sono fermamente convinta che uomini e donne debbano operare congiuntamente nella loro qualità di Persona e nel rispetto reciproco del loro ruolo.
Il mio intento è quello di confrontare le mie idee con quelle delle altre concittadine , sicura che il confronto favorisce la crescita sociale. Sarebbe auspicabile una adesione di donne al costituendo movimento Oppido nostra se si crede nelle finalità dello stesso perseguite ma non rifuggo qualsiasi serio contributo da chiunque esso provenga.
Sarà ben accetto ogni racconto di storie di donne oppidesi , ovviamente anche nell’anonimato, poiché da esse senz’altro saremo arricchiti.
Ebbene , per dare uno spunto di riflessione concludo richiamando la celebre frase dello scrittore statunitense Samuel Langhorne Clemens (1835 – 1910)
Che cosa sarebbe l’umanità, signore, senza la donna? Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa. Carmela Frsina-Gruppo redattori

venerdì 21 agosto 2009

ATTIVITA' POLITICA DEL MOVIMENTO


Il costituendo movimento politico " Oppido Nostra " svolgerà attività politica e culturale, oltre a sviluppare iniziative in campo sociale ed economico. L' attività politica del Movimento si inquadrerà nell'area del Centro-Sinistra anche se, in occasione di competizioni amministrative a livello strettamente locale, non saranno escluse intese e alleanze con formazioni politiche di diverso orientamento, quando le circostanze lo richiederanno.

Nei confronti delle Amministrazioni Comunali in carica il Movimento si sforzerà di mantenere un atteggiamento costruttivo e collaborativo, basato più su proposte concrete che su critiche preconcette e indiscrimanate. Dovremo avere a cuore principalmente l'interesse della comunità oppidese, piuttosto che gli interessi particolari di singoli individui.

L'azione del Movimento dovrà essere chiara e trasparente e portata a conoscenza dei cittadini con i mezzi più idonei, così da favorire la partecipazione degli stessi cittadini alla vita politica oppidese e non.

La partecipazione di iscritti " indipendenti " al Movimento dovrà garantire la pluralità delle voci e delle idee, senza per questo comprometterne le finalità e i principi di fondo che, comunque, dovranno essere condivisi da tutti gli iscritti indistintamente.

Tali principi sono quelli della giustizia sociale, della uguaglianza, della libertà , della solidarietà.

Il Movimento dovrà avere sempre ben presenti tali principi fondamentali, così da evitare incertezze e sbandamenti. Essi costituiranno il faro che illuminerà costantemente la strada da percorrere insieme per far rinascere la nostra Oppido.

sabato 8 agosto 2009

Ho appena pubblicato la bozza dello Statuto del costituendo Movimento Oppido Nostra.
Invito tutti coloro che sono interessati all'iniziativa, a intervenire con le loro proposte e suggerimenti , così da migliorare la bozza prima di presentarla ufficialmente nella riunione fondativa del Movimento, prevista fra qualche settimana.
STATUTO DEL MOVIMENTO “ OPPIDO NOSTRA “



Il Movimento politico e culturale “ Oppido Nostra “ si riconosce nei principi della eguaglianza, della giustizia sociale, della solidarietà umana , del rispetto della dignità e libertà degli individui e della libera iniziativa economica.

Il Movimento si pone, con riferimento alle iniziative di natura politica a carattere extra locale, nell'area del Centro-Sinistra.

Il Movimento persegue la crescita economica, civile e culturale della comunità oppidese e della società meridionale, nonché la crescita personale dei suoi iscritti.

Il Movimento raccoglie e fa propria ogni istanza proveniente dalla società civile che sia compatibile con le proprie finalità e promuove ogni iniziativa utile al riscatto e allo sviluppo economico della comunità oppidese e, più in generale, della società meridionale.

Il Movimento sosterrà e incoraggerà con ogni opportuna iniziativa tutti gli iscritti che, riconoscendosi nei suoi valori ed obiettivi, manifesteranno il desiderio di impegnarsi politicamente e di rappresentare la comunità oppidese ad ogni livello istituzionale.



Le scelte di natura politica e amministrativa del Movimento sono ispirate ai principi della correttezza e della trasparenza, nell’assoluto rispetto del metodo democratico e al di fuori di qualsiasi condizionamento esterno.

Il Movimento promuove e sostiene la cooperazione e il volontariato, potrà stabilire contatti e sinergie con altre organizzazioni presenti sul territorio aventi finalità condivisibili, nonché stringere alleanze a livello locale con qualsiasi altra forza politica sulla base di un programma comune.

Il Movimento si pone, nei confronti delle Amministrazioni Comunali in carica, come voce propositiva che sia da stimolo all’azione amministrativa, con spirito collaborativo e costruttivo.
Tutte le iniziative del Movimento dovranno essere portate a conoscenza dei cittadini con mezzi idonei.



ISCRIZIONI

Possono far parte del movimento tutti coloro che abbiano compiuto il 16° anno di età e che non abbiano subito condanne penali per il reato di associazione a delinquere o qualsiasi altro provvedimento restrittivo della libertà personale.

L’iscrizione al movimento è disposta dal Consiglio Direttivo nella prima riunione successiva alla presentazione della domanda.

Nella domanda di iscrizione viene specificata l’eventuale qualifica di “ indipendente “ che il nuovo iscritto intende assumere all’interno del Movimento. Il riconoscimento di tale qualifica solleva l’iscritto da qualsiasi dovere di rispettare le decisioni del Movimento a carattere politico extra locale.


DIRITTI E DOVERI DEGLI ISCRITTI

Gli iscritti al movimento hanno il dovere di rispettare lo Statuto e le deliberazioni dell’assemblea e dell’organo direttivo, nonché le disposizioni del Presidente. Essi possono manifestare liberamente le proprie idee e ogni eventuale dissenso all’interno del movimento, senza tuttavia criticare all’esterno le scelte adottate o agire in difformità da esse.

Gli iscritti con qualifica di “ indipendente “ non sono vincolati al rispetto delle decisioni di natura politica extra-locale del Movimento e partecipano, pertanto, esclusivamente all’attività espressa a livello locale, nonché alle altre attività del Movimento a contenuto non politico. Essi non partecipano alle riunioni e alle deliberazioni dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio Direttivo aventi contenuto politico a carattere non locale..

Ogni iscritto ha diritto di fruire dei locali del Movimento per qualsiasi iniziativa coerente con le finalità dello stesso , previa autorizzazione del Presidente. Inoltre, ha diritto a far pubblicare , in un’apposita teca predisposta allo scopo, ogni suo scritto o elaborato che non abbia, a insindacabile giudizio del Presidente, contenuto ingiurioso o osceno.

L’iscritto che venga meno ai propri doveri nei confronti del Movimento può essere richiamato formalmente dal Presidente o sospeso per un determinato periodo dal Movimento e, nei casi più gravi, espulso definitivamente. La sospensione è disposta dal Consiglio Direttivo. L’espulsione è deliberata dall’Assemblea dei soci a maggioranza di voti.




ORGANI DEL MOVIMENTO

Sono organi del Movimento il Presidente , il Consiglio Direttivo e l’Assemblea degli iscritti.

Il Presidente rappresenta il Movimento all’esterno e presiede il Consiglio direttivo e l’Assemblea dei soci. Esso viene eletto dall’Assemblea dei soci a scrutinio segreto , contestualmente all’elezione del Consiglio Direttivo o separatamente in caso di sopravvenuta vacanza della carica per morte, dimissioni o sfiducia votata dall’Assemblea degli iscritti a maggioranza di voti su richiesta di almeno un terzo degli iscritti . Risulta eletto Presidente l’iscritto che abbia ottenuto il maggior numero di voti e, a parità di voti, il più anziano di età. Il Presidente dura in carica un anno e,
comunque, non oltre la durata del Consiglio Direttivo ed è rieleggibile.
Spetta al Presidente vigilare sulla puntuale applicazione dello Statuto e delle deliberazioni degli organi del Movimento da parte degli iscritti.

Il Consiglio Direttivo è composto di quattro membri oltre il Presidente. Esso viene eletto a scrutinio segreto dall’ Assemblea dei soci contestualmente all’elezione del Presidente. Risultano eletti gli iscritti che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e, a parità di voti, i più anziani di età.
Il Consiglio Direttivo dura in carica un anno e i suoi membri sono rieleggibili.
Il Consiglio Direttivo si riunisce su convocazione diretta del Presidente o su richiesta di uno dei suoi componenti e delibera su tutte le materie non riservate dallo Statuto all’Assemblea degli iscritti e al Presidente. Le sue decisioni sono assunte a maggioranza di voti. In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente. Il Consiglio Direttivo nomina al suo interno il tesoriere del Movimento e un segretario.
Spetta al consiglio direttivo predisporre il rendiconto annuale della gestione , da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Iscritti.


L’ Assemblea degli iscritti provvede all’elezione del Presidente e del Consiglio Direttivo , nonché, all’occorrenza, alla sostituzione di singoli membri del Consiglio Direttivo. Approva il rendiconto annuale della gestione predisposto dal Consiglio Direttivo e decide su ogni altra questione per la quale venga chiamato a deliberare dal Consiglio Direttivo o su richiesta di almeno un terzo dei soci.
Spetta, comunque, all’Assemblea degli iscritti pronunciarsi definitivamente circa la scelta e la segnalazione di candidati a competizioni elettorali a carattere locale e non, da sostenere attraverso il Movimento.
.
La convocazione dell’Assemblea degli iscritti è disposta dal Presidente entro il 31 marzo di ciascun anno per l’approvazione del rendiconto annuale della gestione, entro 15 giorni dalla scadenza o dalla vacanza di organi in carica ed entro 15 giorni dalla richiesta di un terzo dei soci nei casi previsti dallo Statuto.

Il presente Statuto può essere modificato con l'intervento del voto favorevole dei due terzi dei presenti all'assemblea degli iscritti.