lunedì 26 ottobre 2009

IL NUOVO PARTITO DEMOCRATICO ALLA RISCOSSA

Pier Luigi Bersani è stato democraticamente eletto segretario del Partito Democratico.
Dalla nuova guida del PD ci si attende :

1) Uno stretto contatto con la base , attraverso un  profondo radicamento del Partito nel territorio .

2) Una selezione rigorosa dei quadri e dei candidati alle competizioni elettorali , da operarsi con l'adozione di precisi criteri che tengano conto della moralità e dei precedenti penali degli aspiranti a incarichi interni o a cariche pubbliche.

3) Una più incisiva azione di contrasto all'attuale governo, attraverso proposte chiare e concrete che vadano in direzione delle fasce più deboli della popolazione.

4) Una particolare attenzione alla realtà meridionale

5) La costruzione di una rete di alleanze politiche, ai vari livelli, sulla base di  un programma comune condiviso e sufficientemente dettagliato, così da prevenire malintesi e ambiguità.

Riteniamo che Pier Luigi Bersani , senza nulla togliere agli altri due candidati alle primarie, abbia le carte in regola per porsi alla guida di un grande Partito democratico e riformatore, sul quale  riponiamo
grandi speranze di rinnovamento profondo della società italiana e, in particolare, di quella meridionale.

Pino Frisina

sabato 24 ottobre 2009

PIERO MARRAZZO, DIMETTITI !

Apprendiamo , con dispiacere, la notizia secondo la quale il Presidente della Regione Lazio , Piero Marrazzo, risulterebbe coinvolto in un giro di prostitute transessuali .
In attesa che si faccia piena luce sulle vicende riportate dalla stampa, che sembrano peraltro suffragate, almeno in parte, da dichiarazioni rese dallo stesso presidente ai magistrati, riteniamo che sia più che opportuno e auspicabile un passo indietro da parte di Piero Marrazzo che dovrebbe, pertanto, dimettersi al più presto.
Un personaggio politico che , a causa dei suoi comportamenti privati, si trovi in una posizione di ricattabilità o, comunque, veda compromessa la sua immagine pubblica, non può rimanere al proprio posto un minuto di più.
Probabilmente non sarà della stessa idea l'on. Berlusconi che, presumibilmente, nelle prossime ore prenderà
le difese del malcapitato , nonostante l'opposta appartenenza politica.
D'altra parte, trovandosi " sulla stessa barca ", non può che proclamare, ancora una volta, una netta separazione tra vita privata e vita pubblica, come se in privato si possa consumare qualsiasi " porcata " senza che ciò inteferisca con la carica pubblica ricoperta.
La moralizzazione della vita pubblica passa anche attraverso gesti esemplari ed è per questo che insistiamo:
Piero Marrazzo, dimettiti !

Pino Frisina

domenica 18 ottobre 2009

IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E' IL GUARDASIGILLI


Il Ministro della Giustizia è l’Unico espressamente richiamato nella Costituzione ( art. 107 e art. 110) e per le sue funzioni di ordine costituzionale e di importanza sostanziale è anche definito Ministro Guardasigilli; custodisce simbolicamente le leggi e ne è garante della loro integrità; controfirma le stesse prima della pubblicazione, per rendere nota la sua scienza della loro entrata in vigore, e , nel contempo autentica il rispetto della conclusione e delle procedure di approvazione




Le dichiarazioni rese su giornali e programmi televisivi dall’attuale titolare del Ministero di giustizia credo abbiano lasciato allibiti i cittadini italiani, ma letteralmente  impressionati gli intellettuali del diritto, i cattedratici che, però, hanno recuperato un prudente silenzio davanti a così sconcertanti affermazioni, che fanno presagire tempi ancora più difficili , così come nella giustizia, nella scuola. Tanto timore trova un’altra importante giustificazione , quando si osserva un po’ più da vicino, il saettante Ministro Brunetta, ex socialista craxiano, che, convinto di esserlo ancora, ha fatto di un’osservazione del professore Ichino, dettagliata nel libro “I nullafacenti”, che ben altro intendeva, un suo somaro di battaglia; lo stesso Brunetta, maestro di scienza economica di Berlusconi, che , ancora qualche anno fa, affermava con piglio di cattedratico l’uscita dalla crisi , trascurando , come i meno titolati cultori della materia economica non fanno, di valutare lo stomaco popolare e non quello della casta e , semmai la fase acuta fosse passata, la difficile convalescenza e le obbligate terapie di recupero, fasi queste forse le più difficili della crisi.



Ma torniamo al Guardasigilli . Angelino Alfano, giovane di dicastero, ma anche di malizia, si è spinto in affermazioni di tutt’altro stile che da Ministro di Giustizia. Confermò, senza alcun distinguo, il disbrigo verbale del suo Presidente pigmalione con cui, quest’ultimo, censurò la Corte Costituzionale e disse del Presidente della Repubblica un assurdo talmente solenne da apparire di ragione ( così come appaiono le grandi bugie dette da chi ha grandi doti d’istrione ). La Corte costituzionale avrebbe bocciato le guarentigie per le alte cariche dello Stato non per una perfetta interpretazione della Costituzione , ma per danneggiare il Presidente del Consiglio ; Il capo dello Stato poteva e doveva intervenire, per orientare la Corte a favore del Lodo ed invece , non intervenendo, l’ha orientata in senso contrario ; gli undici giudici che votarono contro erano rossi e rispondevano a logiche filosovietiche .



Quando qualcuno parla di eversione non dice cosa diversa di quella che è oramai sotto gli occhi di tutti. Ma a quello che timidamente viene soffuso da tanti , senza andare a specificare le tipologie delle fonti, vi sono delle riflessioni che ci pare giusto non fare sfuggire all’approfondimento che si rivelerà necessario quando, finalmente, la compagine governativa, gettando definitivamente la maschera, si prodigherà a modificare la Costituzione nella parte che riassume le garanzie dei parlamentari.

Le modifiche costituzionali devono necessariamente seguire il dettato dell’articolo 138 della Costituzione :


Articolo 138


Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. a Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.



Il che vuol dire, intanto, che l’iter legislativo fatto seguire al lodo Alfano come fosse legge ordinaria, ha vistosamente materializzato un vulnus costituzionale, perché , battuta a parte, imponeva la riscrittura dell’articolo tre della Costituzione stessa, nella cui previsione di neutralizzazione dell’intero popolo destinatario della novella, non escludeva le alte cariche dello Stato e che l’eventuale modifica, ove con questo Parlamento si fosse legittimamente operata, avrebbe certamente incontrato il referendum popolare.


 Se questo è inconfutabile, la sovranità del Popolo , tanto invocata dalla maggioranza di Governo, è stata raggirata e surrogata dal sondagismo prezzolato. Voglio citare, ritenendolo opportuno, un mio lavoro pubblicato nel 1992, in cui , è vero, mi è parso naturale evocare una forma di democrazia diretta in considerazione delle tecnologie disponibili che potrebbero rendere più partecipativo il Popolo, proprio come nelle antiche polis greche , ma sempre in un quadro di regole rigide e severe, per evitare le truffe e le “contraffazioni”


Ma vanno aggiunte, come si diceva prima, due riflessioni : la nostra Carta costituzionale è del tipo rigido, tant’è che la sua modifica è lunga e complessa, perché è un patto tra diverse formazioni politiche rappresentative di tutti gli orientamenti , ma soprattutto di quelle minoritarie le quali completano il quadro della sovranità e rendono compiuto il merito del pluralismo sociale ; la sua approvazione è stata frutto di un’Assemblea costituente eletta con un sistema proporzionale, per assicurare la più ampia partecipazione politica.Una modifica in vigenza di una legge elettorale di tipo maggioritario, non risponde al principio fondativo della Repubblica e, dunque, anche se non scritta, va rispettata la regola della proporzione per legittimare un parlamento costituente.Tra le righe di insigni studiosi , vedi Martinez, Barbera, Rescigno, Della Cananea… etc., anche se non si notano tali rilievi, si evincono principi di tale prudenza, che richiamano un rispetto ultra scripta del nostro atto costitutivo ed una ricerca nella più profonda filosofia che ha ispirato i padri fondatori da Nenni a Saragat, da Togliatti a De Gasperi, , Da Pertini a Scalfaro, Da Andreotti a Jotti, da Einaudi a Benedetto Croce a Ignazio Silone.


Il Partito Democratico si deve rendere garante di questo patto , anche se ne deve fare l’atto della sua ultima bandiera. Solo così può richiamarsi l’eredità di quella grande democrazia fondata sui valori del socialismo liberale e del cattolicesimo democratico a cui il nostro popolo è profondamente legato.

















mercoledì 14 ottobre 2009

LA SANTITA' VARRA' PURE UN LODO

Articolo 3 Costituzione


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alle legge, senza distinzione di sesso . di razza , di lingua , di religione , di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali.

E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica economica e sociale del Paese.

Riforma Alfano ( previsione Lodo dichiarato incostituzionale )


La fine dell'articolo 3


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, solo Berlusconi è al disopra della legge stessa, unitamente al capo dello Stato e ai due presidenti delle camere solo per par condicio, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, distinguendo, nel merito, solo le condizioni personali di Berlusconi.


E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà personale e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica economica e sociale del Paese.
Questo articolo riformato non ha bisogno di essere approvato con la procedura aggravata di cui all’articolo 138 di questa Carta Costituzionale.
I poteri del Parlamento, riassunti extra legge per l’emergenza nazionale, sono assorbenti della Costituzione e di ogni principio di democrazia giuridica in essa richiamato e, di fatto, sospendono , per l’itinere di approvazione, la previsione ex art. 138.


Nota


Io credo che di fronte a tanto, nemmeno al più fanatico berlusconiano possa mancare la necessaria prudenza , per evitare di azzardare , fatta eccezione per Emilio Fede, una plausibile giustificazione;



nemmeno ai terremotati dell’Aquila, destinatari dei famosi frigoriferi pieni del sussidio ex ECA di nuova forgia tecnologica.




Oppido Nostra

lunedì 12 ottobre 2009

IL CONSIGLIO POPOLARE BOCCIA IL CONSULENTE DEL SINDACO

Alle ore 21 , come da regolamento, è stata chiusa la votazione.

Con 15 voti contrari, 3 a favore e 1 astenuto il Consiglio Popolare ospitato da Oppido Nostra ha respinto la voce all'ordine del giorno, di nomina di un consulente legale del Sindaco .

Il numero dei voti contrari non lascia adito a dubbi sulla assoluta prevalenza della tesi della inopportunità di dare seguito , da parte dall' Amministrazione Comunale in carica, alla recente delibera del Consiglio Comunale.

Invitiamo tutti gli intervenuti al Consiglio Popolare e anche coloro che non hanno ritenuto di intervenire, a suggerire gli argomenti da trattare nelle prossime sedute.

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato al libero dibattito nella speranza che lo stesso sia stato di qualche utilità per ciascuno di noi

sabato 10 ottobre 2009

CONSIGLIO POPOLARE DEL 10 OTTOBRE 2009 - ORE 19,00

PRIMO SEDUTA DEL CONSIGLIO POPOLARE DI OPPIDO MAMERTINA –

l'AMBIENTE DELL'AULA RICHIAMA GLI STATI UNITI D'AMERICA IN ONORE DEL PRESIDENTE  DEMOCRATICO BARACK OBAMA







BARACK OBAMA - PREMIO NOBEL PER LA PACE
( NEI NOSTRI ARCHIVI – SETTEMBRE – E’ PUBBLICATO UN PEZZO SUL PRESIDENTE ERETICO )






UN PENSIERO A FLAVIO SCUTELLA’




Sono aperti i lavori del Consiglio Popolare , per trattare il seguente ordine del giorno :
 approvazione del regolamento del Consiglio Popolare
 esame della delibera istitutiva di un consulente presso l’Amministrazione comunale di Oppido Mamertina




REGOLAMENTO
Il Consiglio Popolare , da noi proposto, se incontrerà il favore dei cittadini, sarà un organo di orientamento collettivo , utile per l’esercizio di una forma di democrazia diretta.
Il Regolamento ( salvo rettifiche e integrazioni ) si compone dei seguenti sei articoli:
1) Possono partecipare tutti i cittadini,anche con anonimato, purché scelgano uno pseudonimo per partecipare e votare;
2) Possono essere avanzate proposte di discussione da trattare nella seduta successiva.
3) Il Consiglio sarà introdotto da commenti della redazione e durerà sino al secondo giorno successivo alla data di apertura dei lavori. I lavori si chiuderanno con le votazioni dei partecipanti.
4) Il Consiglio può essere tenuto su altri Blog che ne vogliano assumere l’iniziativa liberamente.
5) I commenti che contengono critiche o allusioni di carattere personale e non politico, palesemente riferibili a soggetti individuabili, devono essere necessariamente firmati, pena censura.
6) Il voto può essere espresso , ove non fosse possibile con lo strumento messo a disposizione dal Blog, con dichiarazione firmata e numero di telefono.
Procedure :
Il dibattito è libero e non segue l’ordine del programma di discussione.
Sino alle ore 20,00 è possibile avanzare proposte per la modifica del regolamento . Le votazioni per il regolamento si chiuderanno alle ore 21,00. Le modifiche apportate saranno applicate a far tempo dalla prossima riunione del Consiglio. E’ sempre possibile far pervenire proposte di modifica del regolamento che saranno portate per l’esame nelle sedute successive.
La votazione con lo strumento messo a disposizione della redazione avrà inizio Domenica alle ore 14,00 e si chiuderà Lunedì , 12/10/2009, alle ore 21,00. Il voto per dichiarazione firmata è esercitatile sin dall’apertura dei lavori e sarà pubblicato a chiusura della consultazione.
Per la seduta odierna si applica il regolamento sopra riportato, anche se non ancora approvato.













IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18/09/2009



In data 18 del mese di Settembre 2009, si è riunito il Consiglio comunale di Oppido Mamertina, alle ore 10, in seduta straordinaria di prima convocazione , ordine del giorno :
Variazione al Bilancio di Previsione anno 2009 pluriennale 2009-2011, e prelevamento dal fondo di riserva . Proposta al Consiglio Comunale.Presenti per il gruppo di Maggioranza n. 11 Consiglieri, per la minoranza n. 3 Consiglieri. Assenti 3 consiglieri di cui uno della maggioranza.







Sull’argomento introduce il Sindaco con l’aiuto del ragioniere comunale , presentando la linea delle variazioni di bilancio tra cui la previsione di capitoli di spesa per la nuova consulenza che andrà ad essere affidata a professionisti esterni :

PREVISIONI DI SPESA COMPLESSIVA PER ANNO RELATIVA ALLA NUOVA CONSULENZA

Anno in corso € 7.500,00

Anno 2010 € 17.512,00

Anno 2011 € 17.512,00
Totale nel triennio € 42.524,00. I fondi necessari per la copertura sono stati reperiti nelle economie di bilancio, declassando talune funzioni professionali e liberando altre risorse.



Dopo la presentazione della proposta si è aperto il dibattito che riportiamo , per come abbiamo avuto modo di recuperarlo dagli atti.



Il consigliere Rugolo:

ll consiglio si trova oggi ad approvare l'istituzione di un capitolo di bilancio per consulenze. Noi oggi non sappiamo nulla, invece sarebbe importante avere massimi ragguagli, per approvare la variazione di bilancio. La presente proposta di delibera non è solo tecnica ma anche politica pertanto va adeguatamente motivata per capire di cosa si tratta.

Il Sindaco :
probabilmente si tratterà di una consulenza legale che ancora si deve decidere se far rientrare nell'Ufficio dello Staff' o come incarico esterno.

Il Consigliere . Rugolo:

A nome del gruppo Arcobaleno dichiaro il voto contrario alla proposta in quanto non ravviso le necessità del ripristino delle indennità per gli arnministratori Comunali, soprattutto essendo in prossimità di chiusura dell'esercizio finanziario; per quanto invece riguarda l’istituzione del capitolo per le consulenze ravviso innanzitutto I'incompletezza della proposta perché non è specificato quali figure professionali l'Arnminìstrazione ritenga necessarie né la tipologia, prende tuttavia atto della dichiarazione del Sindaco che si tratta di una consulenza legale. Rammento al Consiglio che il comune è dotato di Ufficio Legale e di un professionista esterno, individuato con gara che si deve occupare di tutlo il contenzioso; ravviso una duplicazione di spesa e di conseguenza di danno erariale oltre che all'immagine del paese perché I'affidamento ad un altro legale, pur in presenza di un altro professionista legato da regolare contratto, dimostra Ia sfìducia nei confronti di quest'ultimo; se cosi è l'Anrministrazione avrebbe dovuto individuare profili di responsabilità e di inadempimento del professionista ,o per lo meno chiedere allo stesso di mettersi da parte. .Auspica perciò che la Corte dei Conti esamini l’eventuale delibera di conferimento dell’incarico di consulenza.
Il Sindaco:
quali mansioni venivano affidate al professionista perché mi sembra che solo determinate procedure venivano affidate nella convenzione. Pertanto non ci saranno l conflitti perché iI professionista incaricato si occuperà di ciò che è previsto nella convenzione e quello che sarà incaricato si occuperà di altro, e sarà di supporto all'Amministrazione per quanto non previsto nella convenzione .
Il Consigliere Rugolo :
Mi permetto di rammentare che la figura del Segretario Comunale è chiamata a dare consulenza all’Amministrazione e pertanto ogni altra figura è superflua.


Il Consigliere Riganò :

Il mio gruppo ,non potendo meglio entrare in merito delle variazioni, si astiene dal voto. >>


Concluso così il dibattito consiliare, che ha registrato la forte opposizione dell’Avv. Rugolo, il quale ha  invocato il ripensamento dell'Amministrazione  , obbligando il Segretario comunale a mandare alla Corte dei Conti la eventuale delibera di incarico per consulenza esterno, richiesta che coinvolge la vigilanza economico-finanziaria, il Consiglio , con il voto contrario dell’Avv. Rugolo, approva la delibera di Variazione al Bilancio , tra cui la previsione di spesa per il prossimo incarico esterno.







La nostra nota.
L’Amministrazione, da poco insediata, non ha potuto trovare una situazione finanziaria florida , considerate le condizioni sempre più difficili in cui versano, armai, tutti i Comuni dell’area meridionale. I problemi di ordinaria gestione sono onerosi e non trovano, spesso, risposte adeguate nelle risorse disponibili. Tutto questo ha indotto tanti Comuni della nostra provincia a contenere le maggiori spese, specialmente quelle ripetitive e strutturali.
Il nostro sistema operativo è ben presidiato, se non addirittura sopra dimensionato. Lo schema organizzativo è composto dal Sindaco, dalla Giunta , chiamati a svolgere il compito dirigenziale più alto e il lavoro politico che comprende le fasi delle scelte, della prima elaborazione dei fatti di gestione, della promozione delle attività istituzionali. L’area politica è seguita dalla dirigenza tecnica composta dal Segretario Comunale, responsabile della macchina burocratica e primo consulente dell’Amministrazione, da un Capo area per il settore tecnico-urbanistico, area peraltro con un tale numero di addetti, quale che fosse una città di ben altre dimensioni e non la nostra, da un capo area per i servizi sociali e generali, da un capo area per il settore economico-finanziario ed un altro capo area della guardia municipale. A ciò si aggiungono valorosi funzionari, magari senza il bastone da maresciallo, ma che costituiscono pilastri essenziali del lavoro municipale. Il Comune, inoltre, è servito da Legale convenzionato
A questa potente macchina potrebbe non mancare nulla, anzi la macchina stessa andrebbe snellita, riducendo all’indispensabile le dirigenze, per recuperare ulteriori risorse di cui se ne avverte tanto la necessità.
L’Amministrazione vuole inserire altri dipendenti, altri collaboratori, naturalmente per un giustificato motivo : salvo prova contraria. E , salvo prova contraria , nessuno è autorizzato a pensare che si vuole beneficiare qualcuno, chiamandolo surrettiziamente a lavorare presso il Comune, svolgendo compiti di segreteria, quando già c’è un segretario , anche perché ingenuamente ometterebbe “la valutazione della responsabilità erariale, correlata alla illiceità di un incarico che, “ avendo ad oggetto la risoluzione di questioni riconducibili all'attività ordinaria dell'ente, dovrebbe trovare una soluzione diversa da quella del ricorso alla consulenza esterna. In particolare la trattazione delle problematiche correnti, così come le indicazioni necessarie per il corretto svolgimento dei procedimenti, devono ritenersi materia di competenza del personale dirigenziale dell'ente, mentre alla necessità di risolvere questioni particolarmente complesse si sarebbe potuto ovviare ricorrendo alla consulenza offerta dall'ufficio legale dell'amministrazione “ ( parte di sentenza della Corte dei Conti ).
Potrebbe infine, la previsione di incarico di consulenza , risultare censurabile per la sua genericità ed indeterminatezza, in relazione alla sua estensione temporale , prevista già, ancor prima di definire compiutamente l’oggetto, di durata triennale, considerata la frazione dell’anno in corso.
Come gli Uffici del settore hanno congegnato la previsione di entrata e di spesa, sembrerebbe che la nuova unità lavorativa da aggregare potrebbe rivestire un ruolo di lavoratore dipendente; ma ad una previsione così malcerta, che anche gli uffici ed i servizi di scopo difficilmente si sarebbero prestati ad appostare, in altri luoghi o tempi, dichiarandoli “legalizzati”, con appositi pareri , la cui coerenza non apparirebbe di primo acchito alla Corte dei Conti, potrebbe corrispondere una rinviata opzione di tipologia giuridica della nuova collaborazione.
Quand’anche si scegliesse la via dell’incarico di tipo professionale privato non se ne capirebbe la ventura, trovandosi il Comune ad avere un Ragioniere con mansioni di capo area e che, per tale ultima ragione ha riconosciuti anche profili dirigenziali; più tecnici laureati, oltre al geom. Barillaro di notevole valore professionale , di cui uno ricopre anche la funzione di capo area ( attualmente svolta a scavalco) e dunque un ruolo dirigenziale riconosciuto, altro impiegato, con funzioni dirigenziali, per i servizi sociali e generali, un capo area comandante del Vigili urbani, un avvocato convenzionato per i servizi legali professionali, ed in ultimo un Segretario, non so se Direttore Generale, che assorbirebbe ogni altra funzione dirigenziale di bisogno.
Di fronte a tanta abbondanza , a meno che non sfugga qualche altro profilo di necessità, si potrebbe concludere che sul piano strettamente operativo siano coperti sufficientemente tutti i settori.
Quali ipotesi avanzare , vista la carenza di giustificazioni che accompagna il provvedimento ancora da adottare , ma già finanziato con la variazione di bilancio ? Credo che ne rimangano due :


La prima : chiamare ad impegno lavorativo/formativo giovani professionisti con un triplice scopo : affidare compiti straordinari di supporto alle attività dei vari assessori ; sostenere l’occupazione ; formare quadri locali per i ricambi della burocrazia municipale. Scopo assai nobile.


La seconda : Individuare una figura con caratteristiche professionali tali da poter supportare il Sindaco, super impegnato, nell’amministrazione dei due comparti politici non oggetto di delega.


Nell’una e nell’altra ipotesi , e qui si esclude un provvedimento ad personam, sarebbe stato necessario presentare , insieme alla proposta di variazione del bilancio, un disciplinare ben dettagliato, contenente l’oggetto ed i profili professionali richiesti per assegnare gli incarichi previsti. Certamente tutti i Consiglieri, dal Sindaco al Vice sindaco, professoressa Zerbi, hanno le idee chiare, ma altrettante chiare li dovrà avere il Popolo che ha votato ed anche i più ingenui sostenitori della lista Insieme per Oppido .


Io penso, tuttavia, che il Municipio, per raggiungere i migliori risultati e praticare una democrazia senza vistosi difetti di intolleranza, abbia bisogno di unità aggiuntive di collaborazione e che , per questi scopi vi è la possibilità di fare lecitamente ricorso a due soluzioni :

- Nomina del difensore civico, da tempo istituito e mai nominato ( remunerabile )


- Nomina di un assessore esterno cui assegnare i compiti correlati al settore dei LLPP e quello dell’economia, non oggetto di delega del Sindaco, considerati tutti gli impegni politici del dr Barillaro.
Vicino all’amministrazione ci sono giovani professionisti, anche di esperienza, che possono ricoprire gli incarichi sopra proposti , purché naturalmente disponibili.


La responsabilità dell’iniziativa di questo Consiglio Popolare, a mezzo rete, è mia personale ed è una idea che coltivo da tempo, perché penso che sia uno strumento per aiutare le Istituzioni a sentirsi seguite e garantite dall’attenzione di tutti.


Mi auguro che il dibattito sia animato da propositi positivi e sorretto dal buon senso e da costumata verbosità, per dimostrare a noi stessi ed anche ad altri lettori che Oppido Mamertina è una città civile e di antica democrazia.


I commenti saranno moderati correttamente, Sarà dato ampio spazio ad interventi , firmati ,per fatto personale. Non sarà censurata la satira, purché non violenta od offensiva.
I Redattori presteranno continua assistenza
Dott. Antonio frisina





DIAMO UN NOME





venerdì 9 ottobre 2009

INVITO ALLA PARTECIPAZIONE CONSIGLIO POPOLARE DI DOMANI 10/10/2009 - ORE 19,00 - SU QUESTO SPAZIO

PARTECIPA ALL'INIZIATIVA ......ESPRIMI LE TUE IDEE NEL SEGNO DELLA DEMOCRAZIA.


La riflessione collettiva, a mezzo rete, che abbiamo organizzato per il 10/10/2009 non è un atto di sfiducia verso la nostra attuale Amministrazione , ma un modo per rendere la politica più pubblica e,quindi, meno timida e più trasparente.

Dunque nessun pregiudizio deve animare i partecipanti, ma uno spirito critico leale, sincero e costruttivo.

Invitiamo a partecipare tutti i cittadini , i consiglieri in carica, i segretari di partito, se credono nell’iniziativa, tutti coloro che hanno ricoperto cariche pubbliche e che, per la loro esperienza, possono dare un valido contributo.

I commenti possono essere anche postati con pseudonimi, ma, ove possibile, è preferibile la firma ed il numero di telefono.

I commenti che contengono elementi di critica specifica a persone devono essere firmati a pena di censura.

A lato dell’introduzione sarà messo a disposizione uno spazio per votare
Il regolamento. La votazione del regolamento si chiuderà alle ore 21 del 10/10/2009.
                A )  a favore
                B )  contrario
                C )  astenuto

 Nella serata di Domenica 11/10/2009 sarà messo a disposizione lo strumento per votare sulla istituzione della consulenza esterna. La votazione sarà chiusa Sera di Lunedì 12/10/2009, alle ore 21,00. 

L’invito a partecipare è particolarmente rivolto   ai capi gruppo consiliari , al Sindaco , Dr Barillaro che ha sostenuto la proposta, all’Avv. Rugolo che ha espresso il voto contrario e al Consigliere Riganò che si è astenuto per il suo gruppo, al dott. Rosario Palumbo , segretario del PD, al segretario del PDL  Avv. Barca Vincenzo, al Segretario del MPA Avv. Musicò Eleonora. Sono invitati gli altri segretari di cui non abbiamo conoscenza. E' particolarmente gradito l'intervento degli amministratori degli altri BLOG.

I lavori del Consiglio Popolare saranno pubblicati nei modi d’uso.


Oppido Nostra 09/10/2009








(un fiore autunale senza nome)

( scientifico " COLCHICUM AUTUNNALE )

giovedì 8 ottobre 2009

In attesa del Consiglio popolare

In attesa del consiglio popolare, ideato, voluto ed organizzato dall'amico Totò Frisina , al quale vanno i miei sinceri complimenti per l'originale iniziativa, predendo lo spunto dal commento di una lettrice, pubblicato qualche giorno addietro e del seguente tenore:

"Leggo cose interessanti su questo blog e vedo che almeno si tenta di muovere acque stagnanti,anche se sembrano in continuo movimento,più per il fiato che si da alle parole,da tutte le parti che per la reale volontà di cambiamento.Con il commento sono fuori tema,ma volevo dire in merito alla creazione di un consiglio popolare che la prima regola che salta all'attenzione è la possibilità di partecipare alla discussione anche in maniera anonima.

Ma come si fa a discutere di cose che interessano la comunità se non si ha il coraggio civile di porgere la propria voce,il proprio contributo con un nome ed un cognome?Siamo su un blog,capisco,ma si parla di cose concrete,spero,non serve l'anonimato.
Se invece ho capito male,me ne scuso,e chiedo ulteriori spiegazioni.
Con fiducia
Vittoria
6 ottobre 2009 16.10"


mi domando se nella società in cui viviamo sia possibile esprimere con estrema libertà le proprie idee, nei limiti ovviamente stabiliti dalla nostra legge penale, ovvero se sia necessario nascondersi dietro l'anonimato per paura dei giudizi e delle ritorsioni.
Personalmente ritengo che la libertà d'espressione , manifestata non in forma anonima, sia una delle più grandi conquiste alle quali l'uomo non dovrebbe mai rinunciare , anche se nell'ambiente in cui viviamo non mi sento di giudicare chi si sente costretto a ricorrere all'anonimato per paura di subire ingiuste ritorsioni.
Carmela Frisina

mercoledì 7 ottobre 2009

GANDHI - UN GRANDE TESTIMONE DELLA NON VIOLENZA

OTTOBRE  – MESE DI NASCITA DI  UN  MARTIRE PER LA LIBERTA’ .












Gandhi : la via della non violenza nel sentiero del Cristo . – Ricordiamolo e celebriamo la sua testimonianza

Le Democrazie nascono dalla forza della ragione , dalla coscienza dei Popoli, dall’esempio e dalla passione di grandi uomini.






La violenza è anche il disprezzo delle libertà degli altri, della giustizia , della legge. Il mondo soffre di questo male che avvolge anche il nostro Paese, in cui si sta riducendo lo spazio democratico e si vanno affermando nuove corporazioni trasversali e consorterie che usano la politica per i più indecorosi affari privati.







Il Satyagraha è una forma di contrasto di ogni ingiustizia umana con la resistenza passiva; per Gandhi il termine significava “ lottare senza offendere “ , in sanscrito ahimsa.


Il nostro tempo è attraversato da un’alta onda di contraddizioni dialettiche in cui l’umanità perde la sua fisionomia di animale superiore e la sua sostanza di mente e ragione del mondo. Il rapporto critico degli uomini con l’organizzazione sociale del pianeta si svolge e si sviluppa lungo sentieri violenti, segnati dalle guerre preventive e dal terrorismo. Le prime combattute dalle potenze occidentali per difendere il benessere raggiunto e per concentrare quanta più ricchezza possibile nell’area sviluppata, il secondo proteso disperatamente a battere l’invasione occidentale ed il colonialismo con la lotta armata senza quartiere. Il terrorismo e la guerra preventiva sono due facce della stessa medaglia; lo scontro segue un unico scopo : la liberazione degli uni dagli altri , o meglio l’egemonia sull’intera razza umana e sulle risorse della terra.





Il cammino nell’unità e nella pace sembra escluso , né si riesce a vedere ancora un prodromo , neanche nel più remoto orizzonte . La strada della non violenza è fuori dalla prospettiva e considerata incompatibile con gli egoismi umani; è una categoria retorica sprofondata nel pensiero , seppure costituisce l’ultima possibilità di sottrarre il nostro destino all’olocausto nucleare.






Il liberismo fallisce , ma risorge come l’araba fenice , per mantenere privilegi , creando riserve di benessere, concentrate nelle mani di pochi, e vaste zone di miseria e di paura ; risorge e si difende con i mezzi più sofisticati, che vanno dalle armi ai mezzi di informazione di massa , attraverso cui riesce a contaminare la morale collettiva e generare nuovi simboli che misteriosamente annichiliscono le funzioni critiche delle coscienze.



In Italia la destra sta costruendo una Nazione egoista, intessendo il nostro ordinamento giuridico con una serie di leggi inconciliabili con l’idea comune della giustizia, destinata, quest’ultima, ad essere anch’essa una mercanzia affidata alle coordinate della domanda e dell’offerta e svuotata da ogni segno di etica superiore e pubblica.







Sulla via della non violenza, attraverso la quale si esaurisce la civiltà dello sfruttamento dell’uomo sul suo simile, tracciata da Gesù Cristo, messaggero e testimone della potenza del bene, l’arabo ebreo che ha sognato e predicato il nuovo mondo, si è incamminato MOHANDAS KARMCHAD GANDHI.






Nacque nel 1869 in India, nel Guyara, il 2/Ottobre a Porbander. La sua idea delle non violenza è stata, forse, la più estrema : combattere , per Gandhi, significava non danneggiare l’avversario ma se stessi , la stessa accezione del messaggio evangelico tanto scambiato per misticismo radicale, ma in effetti espressione laica di tolleranza, nel segno dell’amore, solido mattone dell’edificio umano. Il grande condottiero non violento crede nel martirio di se stesso , intendendolo un’arma formidabile e vincente: la forza del bene che sostituisce quella del male e che la vince. La non violenza nella politica è convincere l’avversario , più che sconfiggerlo, facendolo accostare ai valori a cui la sua umana debolezza lo induce a rinunciare. La magia del satyagraha gandhiano è concentrata nelle parole indiane satya ( verità ed esisenza ) agraha ( forza) ; e la ricerca della verità è per Gandhi lo scopo essenziale dell’uomo, la sua mission , perché cercandola , “ più umile della polvere”, può raggiungere la perfezione di cui è degno. La sua visione del mondo è che Dio è l’interesse generale a cui tutti, senza declinazione gerarchica, siamo subordinati. Gandhi ,come Francesco D’Assisi,  riteneva che in politica ed anche in guerra è necessario il dialogo ed egli dialogava con il nemico inglese, come Francesco entrò a Damietta per dialogare con il feroce Saladino.

Lotta in Africa contro il razzismo bianco dilagante; prova il carcere duro diverse volte. Lotta per la liberazione dell’India , conosce Nerhu,più tardi alla guida dell’India indipendente. Mahatma era il nome che il popolo indiano gli aveva dato e che vuol dire “ grande anima “. Muore nel 1948, il trenta Gennaio , assassinato.


lunedì 5 ottobre 2009

L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE LAVORA PER COMPLETARE IL PROGETTO DEL NUOVO ISTITUTO SCOLASTICO

LA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA LAVORA ALLA DEFINIZIONE DELL’ITER BUROCRATICO PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO ISTITUTO COMPRENSIVO DI OPPIDO MAMERTINA


Le ipotesi allarmanti, giustificate dall’assenza di utili informazioni, pronunciate da nostri cittadini attenti, sul finanziamento , già comunicato dalla Provincia, di duemilioni di euro per la costruzione del nuovo Istituto scolastico comprensivo, ci hanno spinto a verificare lo stato dell’opera presso i competenti organi politco-amminictrativi della Provincia.







In data odierna, 5/10/2009, nel corso di una conversazione, l’Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia, Prof. Ercole Nucera, ci ha comunicato che gli Uffici tecnici provinciali stanno preparando l’appalto concorso, e che lo stesso sarà pronto entro la fine di Dicembre, per l’assegnazione del progetto. Ci ha assicurato, inoltre, il massimo impegno dell’Amministrazione Morabito ed il suo personale nell’espletamento di ogni pratica relativa all’importante opera, aggiungendo di essere consapevole  del prestigio di cui gove l'Istituto Comprensivo di Oppido Mamertina, ritenuto un dei più validi dell'intera provincia reggina. L'Assessore ci ha ricordato di essere stato in prima linea nel sostenere la necessità dell'Opera e di avere incontrato il favore del Presidente Morabito e dell'intera Amministrazione che ha avuto per Oppido particolare riguardo.
All’Amministrazione comunale chiediamo alta vigilanza, come la terremo noi e i cittadini che hanno già dimostrato vivo interesse.



sabato 3 ottobre 2009

PAROLA D'ORDINE : PREVENZIONE !


Le tragiche notizie che ci giungono dalla vicina Sicilia non possono non creare allarme anche da noi.
Il  dissesto idro-geologico che interessa gran parte del territorio del Sud Italia è di dimensioni tali da far presagire ulteriori disastri e tragedie.




Per non parlare, poi, del rischio terremoti che , in Calabria, sembra essere ancora più elevato che altrove.


Di fronte a una situazione così critica non ci si può limitare a sperare o a pregare di rimanere indenni da ogni pericolo.


Occorre attivarsi, a tutti i livelli, al fine di  prevenire , con opportuni interventi di messa in sicurezza dei centri abitati  e degli edifici pubblici , specialmente di scuole ed asili , gli effetti funesti di catastrofi naturali sempre più frequenti e sempre più temibili.


La parola d'ordine, pertanto, dev'essere :  PREVENZIONE !


Pino Frisina

giovedì 1 ottobre 2009

Parliamo di scudo fiscale

ROMA — Dopo un aspro di­battito la Camera ha votato la fi­ducia richiesta dal governo sul decreto che estende l’applicabi­lità dello scudo fiscale. I sì sono stati 309 (Pdl, Lega, Mpa), i no 247 (Pd, Idv, Udc). L’iter parla­mentare si concluderà oggi en­tro le 15 con il voto finale sul provvedimento. Il termine è sta­to fissato ieri dal presidente del­la Camera, Gianfranco Fini, che ha annunciato il ricorso, se ne­cessario, allo strumento regola­mentare della «ghigliottina». Con la ghigliottina, finora mai utilizzata, il presidente può in ogni momento sospendere il di­battito e passare al voto. Fini, pur riconoscendo «oggettive anomalie procedurali nella complessiva vicenda dell’iter del decreto, trasmesso dal Sena­to a 10 giorni dalla sua scaden­za », ha motivato la decisione di chiudere la partita entro le 15 di oggi con la necessità di dare al presidente della Repubblica un tempo sufficiente a valutare il testo prima della promulga­zione. Il decreto deve infatti es­sere convertito in legge entro sabato, altrimenti decade.

Per le dichiarazioni di voto, trasmesse in diretta dalla Rai, si sono mobilitati i big dei partiti e il presidente del Consiglio è arrivato ieri sera in aula per vo­tare. In mattinata Silvio Berlu­sconi aveva difeso lo scudo per regolarizzare i capitali nascosti all’estero dietro il pagamento di un’aliquota del 5% e facendo salvi tutta una serie di reati, compreso il falso in bilancio: «Bisogna essere realisti questi soldi sono sfuggiti al controllo dell’erario». Con lo scudo, ha aggiunto, entreranno nelle cas­se dello Stato, «alcuni miliardi da spendere per lo sviluppo».
Ma secondo Antonello Soro, che ha annunciato ieri sera il vo­to contrario del Pd, si tratta del­l’ «ennesimo condono», che sta «trasformando l’Italia in un ve­ro e proprio paradiso fiscale». Soro si è quindi appellato a Fini perché non usi la ghigliottina. Ma il presidente della Camera ha ribadito in serata la sua posi­zione: «Ho il dovere di rendere possibile l’esercizio di voto», col quale «ogni deputato si as­sumerà la sua responsabilità». Nel pomeriggio quindi il testo arriverà al Quirinale.
Assolutamente contrario al­lo scudo anche il leader del­­l’Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha parlato di «vergognosa sanatoria di reati odiosi perpe­trati alle spalle dei lavoratori onesti». Il capo dell’Idv, Anto­nio Di Pietro, si è nuovamente appellato al presidente della Re­pubblica, Giorgio Napolitano, affinché «rimandi indietro que­sta norma incostituzionale, fat­ta per i criminali». Parole che hanno scatenato la reazione del capogruppo del Pdl, Fabri­zio Cicchitto: «Le deprecazioni di Di Pietro sono spazzatura verbale». Per l’esponente del Pdl il decreto si inquadra in una politica più ampia che ve­de «la lotta decisa ai paradisi fi­scali ». Contro lo scudo si mobi­lita la Cgil, che ieri ha annuncia­to una manifestazione naziona­le a Roma per il 14 novembre contro tutta la politica econo­mica del governo.
Corriere della sera
01 ottobre 2009
Cerchiamo di esprimere anche noi  il nostro modesto pensiero sullo scudo fiscale, rispondendo alle seguenti domande :
- Sarà utile per far fronte alla crisi economica ,della quale non abbiamo purtroppo chiara la reale portata, o è l'ennesimo provvedimento che favorisce i più furbi?
- E' giusto che si preveda il pagamento, per coloro che faranno ritornare i loro capitali dall'estero, solo del 5%  mentre gli altri Stati , che hanno adottato lo stesso provvedimento, hanno previsto il pagamento di una aliquota maggiore?
Personalmente ritengo che l'aliquota del 5% sia ridicola e che si tratti di un provvedimento che ancora una volta favorisce coloro che eludono la legge .
Carmela Frisina