martedì 29 settembre 2009

VIVA LA PRO-LOCO

Domenica scorsa abbiamo " lanciato un sasso nello stagno "  e già si parla animatamente della Pro-Loco e della necessità di rilanciarne l'immagine attraverso nuove iniziative e un rinnovato impegno. Ci congratuliamo con LA PIAZZA MAMERTINA per avere raccolto tempestivamente il nostro invito alla discussione e ci auguriamo che i nostri tentativi (congiunti) di focalizzare,sia pure per qualche giorno, l'attenzione su un Ente dotato di un così grande potenziale , possano sortire qualche risultato concreto. 

19 commenti:

Lea ha detto...

Ringrazio i tanti lettori che si sono complimentati per la mia poesia "Autunno sull'Aspromonte" che fa parte di una scelta pubblicata qualche anno fa in un'antologia.

Anonimo ha detto...

Gentilissimo Lea,
rimasto estremamente colpito dalla tua poesia che reputo interessante e veritiera, ti chiedo se potresti indicarmi la tua vera identità o farmi sapere se sei residente ad Oppido e indicarmi, altresì, la antologia che ha ospitato la tua lirica.

Grazie

Viki

francesco ha detto...

Ho finito di postare poco fa su un altro spazio un mio commento sul discorso pro-loco e di leggere in questo blog i vari interventi sul tema precedente a questo e anche i pochi relativi allo stesso tema pro-loco anche qui aperto.
Noto con stupore che invece di affrontare il discorso su Obama che quello sulla pro- loco, entrambi importantissimi, si divaga su altre tematiche più o meno poetiche senza nemmeno sfiorarli ( Azione voluta di disturbo? Mi auguro di no).
E' un peccato comunque perchè dalle discussioni nascono idee e confronti che fanno crescere tutti. Mi auguro che il tema sulla politica di Obama venga ripreso nuovamente in seguito e che quello sulla pro-loco appena aperto possa essere sviscerato sia su questo blog che su altri con la dovuta attenzione.
Buona serata.

Don Matteo ha detto...

Fate un discorso sereno e in pace, specie se parlate della Democrazia in Italia.

Un Promotore ha detto...

E' andato perso l'ultimo commento sulla delibera del Consiglio di nominare un consulente esterno. Ci scusiamo e preghiamo di ripetere.

Un Promotore ha detto...

Sul tema Pro-Loco il mio personale pensiero è che l'attuale Presidenza offra le migliori garanzie in termini di serietà, onestà e competenza.
Ciò, tuttavia, non basta a muovere una macchina che ha bisogno, ovviamente, di carburante per viaggiare, oltre che di uno Staff adeguato ed operativo.
Nell' attesa di auspicabili contributi pubblici la Pro-Loco potrebbe, forse, marcare la sua presenza con piccole iniziative autofinanziate, utilizzando, magari, i locali di Palazzo Grillo che il Comune, sicuramente, metterebbe a disposizione di tali iniziative.
Proviamo a ripartire !
Pino Frisina

Tanto per essere chiari ha detto...

Gentilissima Lea,
Lei è una eccellente fergusola.
Mi complimento per i suoi casoli e la invito a partecipare ad una selezione nazionale di puloli.

Il Flauto magico ha fatto un bellissimo cuncolo alla sua trufola.
Aspettiamo con ansia un'altra sua divola.

francesco ha detto...

Gentile Promotore,

il mio intervento delle 23,14 di ieri sera, forse frettoloso e censorio, è stato eccessivo ed ha sindacato, senza averne il diritto, toni e contenuti di una libera discussione e scelte degli amministratori del blog. Mi scuso con Lei , con i lettori del blog e con l’eventuale autrice della poesia.

Sono intervenuto nuovamente poco fa sul tema Pro- Loco sull’altro blog e non ripeto qui quanto lì scritto perché sarebbe stucchevole, sebbene io sia convinto che gli argomenti, una volta lanciati dai vari blog , vadano in qualche modo sviscerati e “definiti” al meglio.

Congratulandomi per la pubblicazione dell’inedito di Marino Zuco, mi scuso ancora e auguro buona giornata a tutti.

Un Promotore ha detto...

Abbiamo pubblicato il commento anonimo delle 8.14 che ci è apparso divertente e per nulla offensivo.

Forse, l'autore, ha voluto, così esprimendosi, far risaltare quella che lui, dal suo punto di vista, considera una anomalia e cioè l'impiego nella poesia dell'amica Lea di termini sconosciuti o, comunque, strani.

Un dibattito su questo punto potrebbe rivelarsi anche interessante, nella misura in cui ci si mantenga sui binari del pacifico e civile confronto delle idee.

All'amica Lea , in ogni caso, suggeriamo di accettare serenamente anche le critiche insieme ai tanti apprezzamenti e , se lo ritiene opportuno, di respingerle con risposte ancora più chiarificatrici.

Viki ha detto...

Qualcuno ieri sera ha firmato un commento con il mio nominativo che uso nei blog. Non ero io e provo anche un poco di fastidio. Comunque d'ora in poi i miei commenti sono sotto il nome di Viki registrato e azzurro.

Anonimo ha detto...

Caro Totò,
iniziavo a sentire nostalgia in questi ultimi giorni per "il 900 Mamertino- documenti e memorie".
Questo spazio che avete riservato alla storia è interessantissimo e ti propongo di curarlo con maggiore assiduità .
Grazie


Uno dei tuoi amici

Anonimo ha detto...

Caro Viki delle 10.55,
se ti chiami Vincenzo come me nn è colpa mia!
Provo fastidio io, nel trovare persone come te che rinfacciano queste stupidaggini.

Viki

Il Flauto Magico ha detto...

Eccellente,
non trovo una parola più significativa per definire l’ultimo
l’intervento sulla poesia tanto gettonata.
Vivamente mi congratulo, e non per scherno, con il carissimo
Amico che si è proposto con tali neologismi, segno di una grande
Fantasia , quanto quella dei poeti .:
ricordate Canto VII , Inferno - Dante

Pape Satàn, Pape satàn Aleppe!>>,
cominciò Pluto con la voce chioccia,
e quel savio gentil che tutto seppe,

disse per confortarmi << non ti noccia
la tua paura, chè, poder ch’elli abbia,
non ti torrà lo scender questa roccia. >>

Si cercò il significato di Pape e di Aleppe nelle linque colte :
latino, Greco, Arabo, Fenicio, Ebraico.

Se ne discute tutt’ora, senza una convergente spiegazione.
Non lo sapremo mai : nessun poeta o letterato, nemmeno della nostra antica cultura , potrà mai svelare la profondità eziologica
dell’espressione di primo rigo.

Forse , avendo maggior tempo per Natale, potremo
Trovare un senso nella diabolica traduzione del Poema
In dialetto casentino, o in altra di un Poeta di Polistena,
la cui opera, qualche anno fa, fu presentata , con un bel servizio
nella seconda rete televisiva della rai, o forse, se si troverà copia,
in un altro capolavoro scritto da un sacerdote di Laureana.

Resta il fatto che la poesia di Lea è un dipinto, forse levigato
Con una mano nuova e magistralmente completato con colori di
Che la natura ha fatto dono solo a lei,e a tanti altri poeti, di vedere ed a noi no..

V'è da aggiungere che i boschi hanno tale varietà di fiori e foglie,e piante che non si esaurisce nel glossario e spesso resta intrisa nel nostro impensato linguaggio.

Ripeto a lea l'invito
Non spegnere la tua luce....e..brava

Anonimo ha detto...

Mi perdonate se vado fuori tema?
Spero di si. Vorrei dedicare questi versi di questa stupenda canzone, di De Andrè, al ministro Brunetta.

Un Giudice(De Andrè)

Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:

vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.

Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del culo.

Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.

E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.

Sancho Panza ha detto...

Proviamo ....isieme. Inviterei anche Francesco a dare la sua interpretazione a "Pape Satan"


Pluto" deriva dal greco e significa ricco. Pluto, la ricchezza, incita "padre Satana" signore e padrone di questo terrestre inferno.
"aleppe" è il caratteristico grido dei pagliacci del circo equestre, i quali al grido di "aleppeh!" spiccano il salto finale tra acrobazie e piroette. È come se Pluto, la ricchezza, dicesse: Padre Satana, aleppe aléh! / le piroette tu fai con me / fino a quando sarà finita / la grande giostra di questa vita.
"Aleppe" ricorda anche la prima lettera dell'alfabeto ebraico, che è pure esclamazione di dolore con cui inizia il "Lamento Biblico di Geremia".
Appare inoltre questa, una frase senza senso, espressione deformata da un pensiero nullo, parole prive di sostanziale significato, simili a quelle pronunciate nella "erudizione" da tutti coloro che, per raggiungere i primi posti nella platea del mondo, pronunciano arringhe, prediche e discorsi inconcludenti all'unico scopo di emergere ed arricchirsi.
"«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», cominciò Pluto con la voce chioccia;" cioè con un timbro particolare di voce, di coloro bene ingozzati che parlano a pancia e a gola piena.

Pluto si rivolse ai due, così da incutere spavento, come usano fare i forti contro i deboli.
Ma Virgilio, "savio gentil, che tutto seppe",
disse per confortarmi: «Non ti nuoccia la paura che esso vuole incuterci, poiché, per quanto potere egli abbia, non potrebbe mai vietarci di scendere questa roccia nel nostro procedere secondo il Disegno Divino».

Un Promotore ha detto...

Gentil.ma Lea,
ho letto il suo commento appena inviato e mi sento in tutta onestà di dirLe che ha frainteso i commenti alla sua splendida poesia.
Con assoluto rammarico ho constatato la sua amarezza da me ritenuta ingiustificabile ( mi permetta questo giudizio).
La sua poesia è stata molto apprezzata dai lettori del blog, alcuni dei quali obbiettivamente attratti dalla liricità dei suoi versi sono stati incuriositi dal significato delle parole a loro sconosciuto.
Del resto è' nell'ordine naturale delle cose che chi si espone al pubblico subisce dei commenti.
Noi siamo pronti a qualsiasi critica purchè non offensiva e , sinceramente, nessun commento alla sua poesia è stato tale.
La invito a mettere ancora in comune con noi e i lettori del blog il frutto della sua arte.
Sarebbe davvero un peccato per la crescita culturale di noi tutti se Lei non intervesse ancora.
Sicura che la Sua sensibilità e intelligenza , già manifestata attraverso i suoi versi, la farà riflettere ,le invio un cordiale saluto.
Carmela Frisina

Il Flauto Magico ha detto...

Bene Sancio , proviamo anche noi, nel nostro piccolo, a capire Dante e anche gli altri poeti .Tra le tante cose tragiche di cui trattiamo, rinfreschiamoci l'anima.La Poesia di Lea ci ha aiutato

benissimo l'avvocato Frisina e benissimo il suo blog.

Anonimo ha detto...

Forse è meglio criticare il pessimo ministro Brunetta per il suo operato che per il suo aspetto fisico.

Che sia bello o brutto, alto o basso, è cosa che non incide sulla mia vita... è il suo modo di fare il ministro che è una iattura per il Paese...

Anonimo ha detto...

Vi è un passaggio, nel testo di De Andrè,signifivativo:


batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del culo


e ancora....


E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.