domenica 1 novembre 2009

PRESIDENTE NAPOLITANO, FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE !

   Il Cav. Berlusconi non perde occasione per scagliarsi contro i magistrati " comunisti " di Milano , accusandoli di non farsi i fatti loro e di volersi sostituire al popolo sovrano, sovvertendo il responso elettorale che lo ha portato alla guida del governo italiano.

    Le esternazioni del Cavaliere sono di una arroganza e gravità , a nostro parere, estreme , tant'è che lo stesso organo rappresentativo dei magisdtrati italiani , L'Associazione Nazionale Magistrati, ha inteso protestare energicamente, annunciando delle manifestazioni pubbliche a difesa della magistratura milanese il cui unico torto è di avere competenza in un territorio in cui si sono consumati tutta una serie di reati ai quali ha preso parte l'attuale Presidente del Consiglio.

   Nel nostro ordinamento giuridico, come nella maggior parte degli ordinamenti del mondo civilizzato,l'azione penale è obbligatoria , così che un magistrato , che riceva una notizia di reato, non può rimanere indifferente:
la legge gli impone di agire ed egli ha il dovere di agire , a pena di sanzioni, anche penali, nei suoi confronti.

   Queste cose il Cav. Berlusconi dovrebbe ben saperle, però egli fa finta di nulla e, da uomo più ricco e potente d' Italia , si permette di attaccare così spudoratamente la Magistratura, considerarandosi addirittura al di sopra della Legge, investito di un potere assoluto che gli deriverebbe dall'investitura popolare.

    Dimentica pure, l'on.le Berlusconi, che il potere esecutivo, che egli rappresenta in quanto capo del Governo, è solo uno dei poteri dello Stato di diritto e che vi sono altri poteri autonomi , Potere Legislativo e Potere Giudiziario, che incarnano anch'essi la volontà popolare.

    La Giustizia , in Italia, viene esercitata " in nome del popolo italiano " , mentre la Legge " è uguale per tutti",
così che tutti i cittadini sono " uguali davanti alla Legge " , compreso il Cav. Berlusconi che , però, evidentemente, non riconosce tali principi e mette sotto i piedi la stessa Costituzione italiana.

Ciò che preoccupa, in questa confusione generale, è che il Presidente Napolitano, massimo Garante della Costituzione, non faccia sentire abbastanza la sua autorevole voce .

3 commenti:

un modesto osservatore politico ha detto...

Mi sembra strano che dopo un giorno dalla pubblicazione del post non vi sia stato nessun commento.
Dipenderà forse dalla sfiducia che ognuno ha nei confronti delle Istituzioni,magistratura compresa,che non si distingue certo per imparzialità, o per ammirazione nei confronti di un uomo di potere che sfida ogni istituzione?
Personalmene ritengo che le esternazioni di Berlusconi siano sintomo della reale situazione sociale, caratterizzata dall'esclusiva vigenza della legge del più forte.

un calabrese errante ha detto...

Ho letto con molta attenzione il thread ,postato ieri, e mi sento di esprimere la mia modesta opinione.
Ritengo, pur essendo dell'area politica berlusconiana,che in questa occasione il nostro Presidente del Consiglio abbia sbagliato ad esternare e rendere pubblico un proprio pensiero negativo nei confronti di uno dei tre poteri dello stato.
Così facendo, a mio avviso, non ha fatto altro che alimentare il clima di sfiducia che già il popolo ha nei confronti della magistratura.

Don Chisciotte ha detto...

Non vi sembra che l'atteggiamento arrogante del nostro Presidente del Consiglio sia condiviso e utilizzato anche dai nostri politici locali, che perseguono i loro interessi privati piuttosto che quello pubblico e non considerano la loro carica un servizio nei confronti della collettività?